Laboratori gratuiti a cura di Libri Finti Clandestini.
Alpha Beta
APPRENDERE IL GRECO IN ITALIA. 1360-1860
La mostra, Alpha Beta. Apprendere il greco in Italia. 1360-1860 ripercorre in 70 volumi di straordinaria rilevanza una storia di 500 anni e unica nel suo genere: la trasmissione ininterrotta del greco in Italia da metà Trecento in avanti.
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Muovendo dagli interrogativi del presente sull’utilità dell’insegnamento della lingua greca nel nostro sistema scolastico, il percorso si articola attorno alle tappe fondamentali della vita culturale della penisola, dalla Firenze umanistica fino alla Milano del Romanticismo. I visitatori, siano essi studenti attualmente alle prese con la materia o più maturi estimatori della classicità, potranno non solo riscoprire questa gloriosa tradizione in tutta la sua complessità, ma anche rivivere gioie e dolori di coloro che, nei secoli, si sono cimentati con l’apprendimento del greco.
Dettaglio, "Paidagogia", Venice, N. Glykys, 1811. Milan, Biblioteca Nazionale Braidense, ZCC.II.9/9, pp. 1-3.
La narrazione espositiva apre squarci nella trama del passato attraverso libri di testo, copie di studio, traduzioni e sussidi iconografici, in una continua relazione tra manoscritto e stampato. In particolare, la mostra indaga l’apprendimento del greco attraverso il dialogo che gli studenti hanno intessuto nei secoli con i loro testi di studio, sottolineandoli, prendendo appunti, ma talvolta anche distraendosi e scarabocchiandoci sopra.
La mostra è suddivisa in sei sezioni che ripercorrono le diverse tappe dello studio del greco: da Bisanzio all’Italia; dal manoscritto alla stampa; il Cinquecento; l’impronta dei Gesuiti; nuovi Lumi; l’avvento del volgare.
Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Maria Teresa
(doppia entrata dalla Biblioteca Braidense e dalla Pinacoteca di Brera)
29.9 – 9.12 2023
Ingresso libero senza prenotazione
- Lunedì: 9.30 – 18.00 (accesso solo dalla Biblioteca e ultimo ingresso ore 17.30) con visite guidate gratuite per le scuole (scrivere a [email protected]) e per gruppi organizzati o visitatori singoli (clicca qui per prenotare);
- Da Martedì a Venerdì: 9.30 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30);
- Sabato 9.30 – 13.30 (ultimo ingresso ore 13.00).
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Il pubblico avrà modo di visionare grazie alla curatela scientifica di alto livello un percorso ricco e articolato che comprende cinquantuno opere della Braidense e diciannove volumi in prestito, provenienti da biblioteche cittadine (Veneranda Biblioteca Ambrosiana e Archivio Storico e Biblioteca Trivulziana), biblioteche statali (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, Biblioteca Nazionale di Napoli, Biblioteca Universitaria di Genova), e istituzioni private italiane e straniere (Biblioteca della Fondazione Raffaele Mattioli per la storia del pensiero economico, Archivio dei Quaderni di Scuola/Associazione Quaderni Aperti, Fondazione Aikaterini Laskaridis di Atene).
Saranno esposti esemplari di eccezionale rarità, quali un manoscritto autografo di Leonzio Pilato, precursore dell’insegnamento del greco in Italia, alcune tra le più antiche e introvabili edizioni greche mai stampate, e, soprattutto, l’unico manoscritto noto vergato da Aldo Manuzio in persona.
EMBLEMS OF THE ACADEMIES OF THE BRAIDENSE COLLEGE
La mostra, allestita nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Nazionale Braidense, sarà fruibile attraverso visite guidate e laboratori gratuiti per le scuole e per il pubblico. Verranno inoltre proposte numerose iniziative collaterali svolte in collaborazione con enti scientifici e realtà culturali del territorio, in particolare un ciclo di conference con la Società Filellenica Italiana.
A cura di Geri Della Rocca de Candal, Paolo Sachet e Marina Zetti.
Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Maria Teresa
ALPHA BETA
Apprendere il greco in italia (1360-1860)
A cura di Geri Della Rocca de Candal, Paolo Sachet, Marina Zetti, Scalpendi Editore, p. 160
Non è un caso che la filosofia occidentale si sia sviluppata in Grecia. La nostra capacità di astrazione è determinata, in gran parte, dalla lingua che parliamo e il greco è una lingua formidabile: elegante, precisa, creativa. Altro suo tratto distintivo, tuttavia, è la complessità, non solo per l’utilizzo di un proprio alfabeto. Nel suo labirinto di accenti, regole ed eccezioni, è infatti molto facile perdersi. Come illustrato in questa mostra, lo studio del greco in Italia ha una tradizione unica per continuità e capillarità. A prescindere dalla passione, dalle capacità individuali e dai risultati, generazioni di studenti hanno faticato sui libri e tutti, di tanto in tanto, si sono concessi qualche momento di distrazione. Esattamente come oggi.
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