Fondo fotografico Emilio Sommariva

Il Fondo Emilio Sommariva, acquistato nel 1979 dalla Biblioteca Nazionale Braidense dagli eredi del fotografo, raccoglie l'intero archivio dello studio fotografico e i documenti cartacei ad esso relativi, dal 1904 al 1973.

Fondo sommariva

L’eccezionalità del fondo è dovuta alla particolare rilevanza di Emilio Sommariva nel panorama della fotografia europea e alla rara organicità e completezza del materiale pervenuto, nonché alla notevole consistenza numerica.

È costituito da 5.405 stampe fotografiche (tra cui 2.561 stampe acquistate dal Ministero nel 2004 dal figlio di un allievo di Sommariva) e da circa 50.000 negativi in massima parte su lastra in vetro, inoltre Libri Inventario e Rubriche alfabetiche per un totale di dieci volumi manoscritti, di fondamentale importanza per datare i materiali fotografici. A ciò si aggiungono la documentazione relativa ai concorsi fotografici europei ed extraeuropei cui Sommariva partecipò, vincendo frequentemente i massimi premi, ed anche materiali e ottiche dello studio ecc.

I soggetti fotografici prevalenti e che caratterizzano il Fondo sono ritratti, vedute e riproduzioni di opere d’arte.

Tra il 1910 e la fine degli anni Trenta – i decenni centrali del lavoro e della fama di ritrattista di Sommariva, ormai di livello internazionale – egli fotografa i più bei nomi dell’aristocrazia, della borghesia e del mondo politico, culturale e artistico, le attrici di teatro e le prime dive del cinema. Ritratti singoli o gruppi di famiglia di cui il Fondo spesso raccoglie l’intero percorso delle sequenze di posa, dalle lastre scelte o scartate alle stampe originali.

Le persone ritratte vanno dalla famiglia reale alle dive Lyda Borelli, Irma Gramatica, Maria Melato, dal premio Nobel Rabindranath Tagore ai musicisti Puccini, Zandonai, Respighi, Pizzetti ecc, dai benemeriti della medicina Mangiagalli e Perussia all’architetto Luca Beltrami, da Mata Hari a Filippo Turati, da Umberto Boccioni a Filippo Tommaso Marinetti a Gaetano Previati ecc.

Lo studio fotografico Sommariva esegue a Milano vedute urbane di cronaca e documentazione; ma è soprattutto nelle campagne fotografiche realizzate in tutta Italia, a volte per il Touring Club Italiano, che il talento di paesaggista dell’autore si conferma ai massimi livelli internazionali.

Di grande qualità fotografica, nonché alto valore documentario per la storia dell’arte italiana, le riproduzioni di dipinti, sculture, manufatti e architetture eseguite da Sommariva negli stessi decenni e fino al termine della sua vita.

Sommariva digitale

Dal 2001 al 2010 è stato realizzato – con uno stanziamento speciale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il generoso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde – un complesso intervento di riqualificazione del Fondo, allineato agli standard di conservazione museale e di catalogazione ministeriale. L’intervento di studio, riordino, catalogazione, restauro e digitalizzazione del Fondo, è stato finalizzato alla creazione di un database (schede di catalogazione “F” con immagini digitali) che ora comprende 17.814 schede di singoli fototipi e 1331 schede riguardanti gruppi di negativi.

I dieci volumi manoscritti comprendenti l’inventario dello studio fotografico Sommariva e le relative rubriche alfabetiche sono catalogate in Manus on-line.

Le 17.814 schede corredate dalle relative immagini sono consultabili in Internet Culturale

A tale indirizzo sono consultabili anche le scansioni dei libri inventario dello Studio Sommariva (5 libri inventario e 5 rubriche), che consentono ulteriori ricerche sui negativi non schedati singolarmente.

8.672 schede, con le relative immagini sono consultabili anche nel sito Lombardia Beni Culturali.

La consultazione delle stampe originali è possibile presso la Sala Manoscritti della Biblioteca Nazionale Braidense in caso di comprovata necessità, su motivata richiesta, dietro appuntamento.

Emilio Sommariva

(Lodi, 1883 – Milano, 1956)
 
Emilio Sommariva è tra le figure più significative nella storia della fotografia italiana. La sua storia artistica e professionale, nonché le vicende del suo archivio ora conservato alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano sono inoltre strettamente legate alla città e alle istituzioni braidensi in particolare.

Emilio Sommariva nasce a Lodi nel 1883, figlio di Luigi, pittore per passione e fotografo dipendente per necessità. A tre mesi dalla sua nascita la famiglia si trasferisce a Milano; il giovane, a quattordici anni manifesta l’intenzione di intraprendere la carriera artistica e tra il 1897 e il 1899 segue i corsi serali alla Scuola di Ornato dell’Accademia di Brera.

Nel 1902 apre un proprio studio che amplia nel 1905 con una grande terrazza di posa per ritratti.

Nonostante 1’affermazione come ritrattista, il giovane fotografo attraverserà alcuni anni di difficoltà professionale: per pagare i debiti si adatta ad ogni sorta di lavoro, specializzandosi anche in fotografie di gruppo, fotografia industriale, architetture, riproduzioni di dipinti e sculture. In questo campo è presto richiestissimo dagli stessi artisti autori delle opere, tra cui ricordiamo Umberto Boccioni, Aroldo Bonzagni, Carlo Carrà e gli altri artisti del gruppo futurista e non solo, come Gaetano Previati e Adolfo Wildt che nel collega fotografo riconoscono non solo un tecnico ma soprattutto un sensibile interprete delle loro opere.

Nel 1911 Sommariva viene premiato con la medaglia d’oro del Comitato delle Feste alla Esposizione Internazionale di Fotografia artistica e scientifica di Roma e con un diploma d’onore all’Esposizione industriale di Torino. Seguono i decenni centrali del suo lavoro e della sua fama, ormai di livello nazionale ed internazionale, alimentata fino al 1937 da decine di partecipazioni a mostre fotografiche in Europa e in America. Aderendo ai canoni estetici della fotografia pittorica, contro fondali da lui stesso ideati e realizzati, esegue ritratti per i più bei nomi dell’aristocrazia, della borghesia e del mondo artistico milanese, nonché per le prime dive del cinema, continuando a svolgere inoltre i servizi per l’industria, l’architettura e di riproduzione di opere d’arte che sono ormai una felice routine dello studio. Sommariva esegue inoltre lungo quasi tutta la Penisola fotografie di paesaggio e intense vedute urbane, dividendosi tra l’intento puramente artistico e l’abilità di documentarista. Né mancano le immagini che sono testimonianza di diversi aspetti della vita sociale delle classe agiate: dall’assistenza agli orfani e ai poveri nei primissini anni del Novecento, alle occasioni di divertimento.

Nel 1922 vince il primo premio all’Esposizione internazionale di fotografia artistica professionale di Londra.

Nel 1923 partecipa all’Esposizione Internazionale di Fotografia, Ottica e Cinematografia di Torino, nel 1926 gli è conferito il Brevetto di fotografo della Real Casa.

Nel 1931 riceve la Medaglia del Capo del Governo per il Concorso nazionale di fotografia artistica a Roma e la Medaglia d’oro da parte della regina.

Nel 1938 gli viene ritirato il Brevetto di fotografo della Real Casa perché non iscritto al Partito Fascista.

Nell’ultimo bombardamento del 1943 perde casa e studio ma gran parte delle stampe originali e delle lastre si salvano. Nel 1955 lo studio ottiene la medaglia d’oro della Camera di Commercio e Industria di Milano.

Emilio Sommariva muore a Milano il 12 settembre 1956.

Dopo la sua morte lo studio rimarrà attivo fino al 1979.

Valorizzazione e bibliografia

Nel novembre del 2004 è stato edito a cura di Nomos Edizioni una monografia a cura di Giovanna Ginex, intitolata Divine. Emilio Sommariva fotografo. Opere scelte 1910 – 1930.

Il volume raccoglie ed analizza i ritratti sommariviani delle protagoniste del mondo della cultura e dello spettacolo, nel contesto della fotografia d’autore internazionale dell’epoca.

Bibliografia essenziale

Emilio Sommariva. Mostra dei suoi quadri, Catalogo della mostra, Galleria Rastellini – Via Brera 4, Milano 1950

Carlo Bertelli, Obiettivo aperto in Brera. Notizie della Pinacoteca, Inverno 1982, Milano 1982

Nicolas Monti e Mario Quadraroli, a cura di, Emilio Sommariva, Catalogo della mostra, Comune di Lodi – Assessorato alla Cultura, Lodi 1984

La grande Milano tradizionale e futurista. Marinetti e il futurismo a Milano, catalogo della mostra tenutasi a Milano, Palazzo di Brera, edizioni De Luca, Roma 1995

Giovanna Ginex, Il fondo fotografico Emilio Sommariva, fotografo a Milano e Il Fondo Sommariva in Tiziana Serena, a cura di, Per Paolo Costantini. Indagine sulle raccolte fotografiche, Quaderni IX, Centro di Ricerche Informatiche per i Beni Culturali, Scuola Normale di Pisa, Pisa 1999, vol. II

Gianna Piantoni e Anne Pingeot, a cura di, Italie 1880 – 1910. Arte alla prova della modernità, catalogo della mostra tenutasi a Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, 22 dicembre 2000 – 11 marzo 2001 e a Parigi, Musée d’Orsay, 9 aprile – 15 luglio 2001, Umberto Allemandi, Torino 2000, pubblicato anche in versione francese col titolo: Italies 1880 – 1910. L’art italien à l’épreuve de la modernité, Paris, Édition de la Réunion des Musées Nationaux, 2001

Alberto Manodori, a cura di, Disegnare con la luce. I fondi fotografici delle biblioteche statali, Retablo, Roma 2002

Giovanna Ginex, a cura di, Divine. Emilio Sommariva fotografo. Opere scelte 1910 – 1930, Nomos Edizioni, Busto Arsizio 2004