Collezione Castoldi
Raccolta di circa 1300 opere di farmacia, medicina, chimica, fisica del XVIII e XIX sec.
Salvata dal macero nel 1966, durante lo sgombero della casa dell’ultimo discendente dei Castoldi, è tutto ciò che resta della biblioteca specializzata raccolta dalla fine del XVII sec. in poi.
Padre Giovanni Cometti (morto nel 1741), responsabile della spezieria del Collegio dei Gesuiti di Brera che si trovava nel cortile di via Fiori Oscuri, ottenne, dal 1699, di poterla gestire in proprio a condizione di somministrare gratuitamente ai poveri i suoi rimedi, divenuti famosi anche fuori Milano.
Il successore, Padre Ignazio Panzi, speziale, la tenne fino al 1795; dopo la soppressione dell’ordine gesuitico (1773) il governo austriaco gli concesse di trasformarla definitivamente in pubblico esercizio.
Nel 1795 il Panzi ne affidò la direzione all’allievo Andrea Castoldi (1767-1826) laureato nel 1794 presso l’università di Pavia ‘Maestro di chimica e farmacia’.
In seguito allo sfratto dal Palazzo di Brera, la farmacia si trasferì sull’altro lato della via Fiori Oscuri, e continuò a prosperare.
Nei nuovi locali venne collocata anche la ricca biblioteca che il Castoldi aveva ereditato da padre Cometti e dal Panzi e che andava ampliando con testi di farmacia, botanica e scienze pure.
Questi volumi erano consultabili liberamente da farmacisti e medici in un’accogliente sala di lettura allestita e mantenuta anche dai discendenti Castoldi.