L’autrice Giuliana Chiaretti
dialogherà con
Anna Fabbrini, e GianCarlo Briguglia.
Sempre più frequentemente il concetto di speranza è al centro delle riflessioni di “un pensiero non arreso”, come un nodo decisivo per affrontare un presente – e un futuro – decisamente distopico. Giuliana Chiaretti si è dedicata da molti anni a questo tema, condotta dalle sue ricerche sulle migrazioni e poi guidata nei vari “fronti” della speranza. A partire dal testo “sacro” di Ernst Bloch (Il principio speranza,1938-1949), concepito negli anni più bui dei regimi nazifascisti, l’Autrice si confronta con autrici e autori degli ambiti più diversi – sociologia, economia e politica, poesia, filosofia – e attinge anche al femminismo come fonte inesauribile di una abitudine a resistere, lottare, immaginare, da sole e insieme.
La “dotta speranza” non è ingenua, deve riconoscere gli ostacoli e prepararsi a spiegare le proprie vele nella consapevolezza di tutte le difficoltà; deve conoscere per rimettersi in forze, e poter esercitare la sua forza singolare e collettiva, capace di contrastare la “servitù volontaria”, di riconoscere le trappole della retorica. Deve rimettere al centro la dignità delle persone, i loro desideri, la forza con cui riescono a immaginare e a progettare, per sé e per tutte e tutti, un orizzonte comune di futuro.
Giuliana Chiaretti (1939) dopo la laurea in Scienze Politiche alla Facoltà di Roma inizia la carriera accademica, ma si rivolge presto alla sociologia, che la porta nel 1967 a Milano e poi nel gruppo di lavoro Griff (Gruppo di ricerca sulla famiglia e la condizione femminile) con Laura Balbo, Marina Piazza, Lorenza Zanuso e altre. Dopo il soggiorno di studi ad Harvard e la pratica della ricerca sociale, si dedica in parallelo alla psicoanalisi junghiana, che pratica per molti anni anche come membro del Cipa (Centro Italiano di Psicologia Analitica). Professora ordinaria di sociologia all’Università Ca’ Foscari, vi ha insegnato dal 1996 al 2015. Al centro della sua attenzione i temi dell’identità e del riconoscimento, le disuguaglianze di genere e di razza, le migrazioni femminili.
Fra le sue pubblicazioni si ricordano i contributi nei molti “Quaderni del Griff”; con Laura Balbo e Giovanni Massironi, L’inferma scienza. Tre saggi sull’istituzionalizzazione della sociologia in Italia (1975), Interni familiari. Relazioni e legami d’amore (2005). Numerosi saggi in libri collettanei e sulle riviste “Inchiesta” e “La ginestra. Quaderni di cultura psicanalitica” diretta da Vincenzo Loriga. Oltre a collaborare sin dall’inizio all’enciclopediadelledonne.it ha curato per la stessa Essere Milano–La scommessa di giovani vite (2019).